Molti pet lover in cerca del tracker perfetto ci scrivono per sapere quanti dati mobili vengono consumati in media da un dispositivo di localizzazione. In primo luogo, è necessario sfatare un mito: i dati consumo del GPS sono nulli, perché questa tecnologia sfrutta un ricevitore di radiofrequenze satellitari, che non grava sul credito dati del nostro telefonino.

I dati mobili sono necessari in una seconda fase, cioè in quella di collegamento tra il tracker – che avrà già ottenuto tramite il segnale GPS l’informazione relativa alla sua posizione – e il cellulare o tablet associato. È proprio per inviare al dispositivo la localizzazione che in Kippy Evo è integrata una sim da attivare con un piano dati dedicato. La comunicazione tra le due sim, alla stregua della comunicazione tra due telefoni cellulari, comporta l’utilizzo di dati mobili, nell’ordine di meno di 5MB al giorno (se il dispositivo è in funzione).

Quali attività consumano di più?

Un discorso a parte va fatto per la app Kippy: non è possibile prevedere quale sia il consumo dati della app, perché quest’ultimo dipende da quanto e come viene usata. Di sicuro, ci sono funzioni più dispendiose di altre da un punto di vista del consumo dati. In questo senso, un’altra domanda che spesso ci fanno è: “quanti dati consuma Google Maps?”. Di nuovo, è difficile fornire una stima esatta, ma naturalmente il download delle mappe è una delle attività che richiedono il maggior consumo dati, ma sempre nell’ordine di poche decine di MB, che crescono al variare della tipologia di mappa visualizzata: una vista standard è più “leggera” da scaricare rispetto a una vista satellitare o ibrida.

Cosa fare in caso consumo dati limitato?

Consumo dati app

Nel caso di piani tariffari con dati limitati, consigliamo di scaricare le mappe e consultare la cronologia GPS quando si ha a disposizione una connessione Wi-Fi. Tra le tante funzioni presenti nella app Kippy, infatti, è presente anche quella “Storico”, che permette di ripercorrere tutti gli spostamenti del fedele amico negli ultimi 2 mesi. La cronologia GPS potrà essere visualizzata con traccia, punti singoli o termomappe. La prima unisce in una traccia i punti GPS ravvicinati nel tempo. La seconda, mostra i punti GPS numerati in ordine cronologico; cliccando su ciascun pin sarà possibile vedere data e ora in cui tale localizzazione è avvenuta.

Un altro accorgimento per evitare di consumare dati è quello di chiudere la app quando non viene utilizzata, per evitare di tenerla attiva in background. Quando quest’ultima sarà aperta di nuovo, il tracker sincronizzerà automaticamente le nuove informazioni, per aggiornarci tempestivamente sulla posizione e gli spostamenti del nostro amico del cuore.